martedì 22 ottobre 2013

Giù le mani dall’acqua della Campania e di tutti!

IL COORDINAMENTO CAMPANO PER LA GESTIONE PUBBLICA DELL’ACQUA invita alla CONFERENZA STAMPA 24 ottobre 2013 alle ore 12.00 presso la sede dell'Associazione "Mani tese" - Piazza Cavour Napoli Alla luce del DGR n°. 204 del 24/06/2013 per il riordino della gestione del servizio idrico in Campania, pubblicato sul Burc del 16 settembre 2013 n°. 50, il Coordinamento Campano per la Gestione Pubblica dell'Acqua propone un'incontro per approfondire e riflettere insieme sul contenuto del disegno di legge delibarato. Parteciperanno anche Padre Alex Zanotelli, un tecnico dell'Istituo Italiano per gli Studi delle Politiche Ambientali (IISPA), rappresentanti del mondo del Lavoro e del Sindacato Verrà distribuito materiale informativo Ufficio Stampa Campania Acqua campaniacqua.stampa@gmail.com 3297745761-3296114952 http://coord-acquacampania.blogspot.it/ https://www.facebook.com/pages/Comitato-Campano-per-lAcqua-Pubblica/296798871761 https://www.facebook.com/pages/Coordinamento-Campano-Acqua-Pubblica/376966949080486?fref=ts http://retecivica-ato3.blogspot.it/

giovedì 3 ottobre 2013

Comunicato Quarto

GIU' LE MANI DALL'ACQUA Il Comitato Acqua pubblica di Quarto continua a chiedere il RITIRO della DELIBERA N.15 con cui la terna commissariale ha affidato per 20 anni l'acqua del nostro comune ai privati. In questo momento di crisi economica è necessario rilanciare i servizi pubblici e non svenderli ai mercanti dell'acqua, che prevedono aumenti delle bollette. A Napoli, Parigi e Berlino ripubblicizzano! A Quarto continuano a raccontarci menzogne. Un nuovo modello di servizio pubblico partecipato e garantito dai cittadini è la vera alternativa come deterrente alle infiltrazioni camorristiche. Il REFERENDUM del 2011 ha visto una partecipazione chiara e plebiscitaria. IL NOSTRO VOTO VA RISPETTATO!!!! Pianura, Cava Spinelli e il Castagnaro ce lo dimostrano!! Tutti in piazza per impedire il saccheggio della città di Quarto. MANIFESTAZIONE CITTADINA SABATO 05 OTTOBRE 2013 ORE 16:30 PARTENZA DA PIAZZALE EUROPA . Comitato Acqua Pubblica Quarto https://www.facebook.com/pages/No-alla-Privatizzazione-dellACQUA/212995025529259 Forum Italiano Movimenti per l'acqua – www.acquabenecomune.org . Coord.Reg. Campano Acqua pubblica http://coord-acquacampania.blogspot.it/ . Comiato AcquaBeneComune Area Flegrea . Legambiente Quarto – Libera Campi Flegrei – Sindacato USB . Consulta Giovani – Carc quarto – Attac Napoli – Quartograd . Progetto Eva - Quartomondo – Comitato Castagnaro – . Stop Biocidio Campania

venerdì 26 luglio 2013

Regione Campania: da una legge a favore delle lobby a una legge al servizio dei cittadini


Chiediamo alla Regione Campania di modificare il disegno di legge a favore della privatizzazione dell'acqua in Campania, nel rispetto dei referendum del 2011.


Petizione popolare

Ai sensi dell’art. 16 dello Statuto della Regione Campania i sottoscritti e i Comitati per l’acqua pubblica chiedono di costituire congiuntamente una Commissione d’Inchiesta Partecipata sul Diritto all’Acqua, per indagare: sul mancato rispetto in Campania dei referendum del giugno 2011; sui disastri e gli sprechi delle privatizzazioni; sugli aumenti tariffari indiscriminati; sulle ecomafie dell’acqua.


Della Commissione dovranno far parte rappresentanti delle Istituzioni e dei Comitati cittadini in difesa dell’acqua.
Si chiede, altresì, l’approvazione della legge regionale che, in applicazione delle disposizioni statutarie, consenta di attuare i referendum.


Firma anche tu la petizione online:


http://www.change.org/it/petizioni/regione-campania-da-una-legge-a-favore-delle-lobby-a-una-legge-al-servizio-dei-cittadini

 


martedì 23 luglio 2013

NAPOLI 23/07/2013

COMUNICATO STAMPA

Legge regionale: va bocciata la proposta Caldoro a favore della privatizzazione dell’acqua
i Comitati propongono rispetto per i referendum del 2011

Nasce il Progetto Acqua Pubblica - lo Studio di Fattibilità sara’ nelle mani della Giunta
la questione da risolvere: come trasformare una legge al servizio delle lobby in
una legge a favore dei cittadini
la parola agli Esperti, che trovano una soluzione in  quattro mosse


All’avvio la prima petizione popolare per l’acqua pubblica
La richiesta al Presidente: una Commissione d’Inchiesta Partecipata sul Diritto all’Acqua

Appello al Sindaco di Napoli: fate presto!  urge la “messa in sicurezza di ABC

La Giunta della Regione Campania ha approvato la proposta di legge sull’acqua, per il riordino degli ATO e per l’affidamento delle gestioni… ai privati. 

Per i comitati: “Se questa norma passasse in Consiglio, diventerebbe uno strumento per armare le multinazionali dell’acqua contro i cittadini. Chiediamo il ritiro della delibera di Giunta”.

Le privatizzazioni in Campania hanno provocato disastri: la Corte dei Conti ha messo sotto inchiesta le attività dell’ex ARIN SpA, la Regione condona 70 milioni di euro di debiti alla GORI SpA (ci guadagnano l’italiana ACEA SpA e la francese SUEZ SpA) e li sottrae ai servizi essenziali per i cittadini. Nonostante i costi caricati in bolletta, nell’Italia privatizzata le reti idriche perdono il 65% di acqua e 6 depuratori su 10 in Campania sono fuorilegge.

I Comitati richiamano le Istituzioni al loro dovere: “Devono invertire la tendenza. E’ criminale premiare e finanziare i disastri delle multinazionali. Stanno impoverendo e provocando sofferenze alle famiglie. Nella sola Napoli vi sono 44 mense per i bisognosi; cresce in maniera catastrofica il numero  di cittadini finiti sotto le macerie della crisi.”

Il Coordinamento per l’Acqua Pubblica si è incontrato d’urgenza a Napoli, per discutere una soluzione da proporre alla Regione Campania. Nasce il Progetto Acqua Pubblica, uno studio di fattibilità per trasformare una legge di privatizzazione in una norma a tutela dei diritti dei cittadini. Il testo giuridico individua quattro criticità e le risolve con alcuni semplici accorgimenti.

1) Gestione e controllo pubblico dell’acqua. Il testo della Regione impedisce la gestione pubblica imponendo un modello di organizzazione valido solo per le multinazionali. Arriva a invertire i rapporti e programmare il controllo delle società private sulla pubblica amministrazione. L’acqua è un diritto, non una merce, bisogna introdurre il modello di gestione pubblica e ripristinare l’ordine democratico nei rapporti tra governo e governati.

2) Minimo vitale garantito. L’Organizzazione Mondiale della Sanità fissa in 50 litri a giorno la misura d’acqua necessaria per la sopravvivenza dell’uomo. La Regione deve riconoscere il diritto ai 50 litri pro capite.  

3) La partecipazione dei cittadini alle scelte. Le Convenzioni internazionali prevedono le forme di partecipazione dei cittadini alle decisioni. La proposta regionale non prevede nessuna possibilità. Basta introdurla.

4) Rispetto dell’ambiente. La proposta regionale enuncia il principio di tutela dell’ambiente e poi lo vìola. Bisogna puntare a ridurre lo spreco di acqua potabile nell’industria e in agricoltura.  La norma punta invece il dito sui cittadini e li perseguita con le sanzioni economiche, per fare cassa.


Al via la petizione popolare: ai sensi dell’art. 16 della Statuto della Regione Campania i Comitati per l’acqua pubblica chiedono una Commissione d’Inchiesta Partecipata sul Diritto all’Acqua, per indagare: sul mancato rispetto dei referendum in Campania; sui disastri e gli sprechi delle privatizzazioni; sugli aumenti tariffari indiscriminati; sulle ecomafie dell’acqua. Della Commissione dovranno far parte rappresentanti delle Istituzioni e dei Comitati cittadini in difesa dell’acqua.

Appello al Sindaco di Napoli: “ E’ un terremoto politico. Fate presto! Lavorate senza sosta alla “messa in sicurezza” dell’ABC. Non c’è più tempo, Napoli è sotto attacco”.

Ufficio Stampa Campania Acqua
3297745761-3921940372

sabato 13 luglio 2013

Comunicato stampa RETE dei SINDACI

COMUNICATO STAMPA
A ROCCAPIEMONTE NASCE LA RETE DEI SINDACI CHE PORTERA’ L’ACQUA DELL’ATO3 FUORI DALLA LOGICA DEL PROFITTO
Giornata storica, quella vissuta l’otto luglio u.s. a Roccapiemonte, dal movimento per l’acqua pubblica dei nostri territori: è stata costituita in forma ufficiale, da  un primo nucleo di 10 Sindaci,  LA RETE DEI SINDACI DELL’AMBITO ATO3 SARNESE –VESUVIANO PER LA RIPUBBLICIZZAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO.
La cerimonia ha visto tra l’altro l’intervento di Padre Alex Zanotelli, ispiratore dei movimenti per l’acqua pubblica fin dalla prima ora.
I comuni sottoscrittori sono stati: Angri, Casalnuovo,  Castel S. Giorgio, Fisciano,   Nocera Inferiore, Palma Campania, Pompei, Roccapiemonte, Sarno, Siano. Altri comuni,  tra cui Castellamare di Stabia, Portici, San Giorgio a Cremano, Striano, Terzigno, San Gennaro Vesuviano, hanno già manifestato l’interesse ad aderire alla RETE ed è facile prevedere che nei prossimi mesi questo  nucleo di primi cittadini verrà ulteriormente ampliato. Gli obiettivi  di tale coordinamento dei sindaci sarà quello di avviare il percorso di ripubblicizzazione del Servizio Idrico integrato creando le condizioni per la messa in liquidazione della SOCIETA’ GORI SPA,  gestore del servizio idrico in ATO3,  che nei suoi ormai dieci anni attività sul territorio ha posto in essere un servizio giudicato dai più  inefficiente, dispendioso e clientelare.
Il risultato ottenuto ieri è stato possibile grazie al lavoro costante e meticoloso dei comitati civici che in questi anni hanno posto all’attenzione il tema cruciale della gestione pubblica dell’acqua, fuori dalla logica del profitto
La rete dei sindaci, già nella riunione di ieri si è messa all’opera e provvederà a porre in  essere alcune  azioni concrete volte sia a  difendere i cittadini di ATO3 in merito ad alcuni nefasti provvedimenti del Commissario Di ATO3, Sen. Carlo Sarro, e sia a segnare il percorso della Ripubblicizzazione.
In particolare è stato deciso di:
a)      Impugnare in sede di Tribunale Amministrativa, entro il 22 luglio, La Delibera n° 17 del 29 aprile 2013 del Commissario Straordinario dell’ATO3 che per il 2013 prevede l’aumento delle tariffe idriche a carico degli utenti dell’ATO3  del 13,5 %, e con aumenti ancora più sostanziosi per il 2014. Tale impugnazione avverrà sulla base delle osservazioni tecniche e legali elaborate dallo staff degli avvocati dei comitati civici per l’acqua pubblica
b)      Chiedere incontro presso l’AUTORITA’ PER L’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS (AEEG) a cui presentare osservazioni in merito agli aumenti tariffari definiti dalla Delibera del Commissario Straordinario di ATO3
c)       Verificare la costituzione di uno staff di esperti di ambito giuridico ed economico/finanziario per il supporto ai sindaci nell’individuazione dei passi fondamentali da porre in essere per la liquidazione dell’attuale soggetto gestore (GORI) e la ripresa in carico del servizio idrico dei comuni attraverso forme societarie(Enti di Diritto Pubblico) che garantiscano  una gestione efficiente, efficace, solidale, partecipativa  ed ecologica fuori dalla logica del profitto
Il percorso che attende I Sindaci, gli enti locali, i comitati civici e le nostre comunità, non sarà né semplice e nè agevole e  richiederà un forte impegno di intelligenze, mezzi e soprattutto di passione civica, consapevoli che, attorno al tema della gestione del bene comune acqua, possiamo dare un vero segno di cambiamento per la costruzione, a partire dai nostri difficili e martoriati territori,  di una SOCIETA’ CAPACE DI FUTURO.
Roccapiemonte, 11 Luglio 2013
RETE CIVICA ATO3 PER L’ACQUA PUBBLICA
COORDINAMENTO CAMPANO PER LA GESTIONE PUBBLICA DELL’ACQUA 
Ufficio Stampa Campania Acqua
3297745761-3921940372

Operazione salva GORI