giovedì 27 settembre 2012

La Carovana della Pace 2012

Sabato 29 settembre 2012 ore 18 presso il centro La Tenda in via Sanitá 95/96 Vi sará una tavola rotonda col titolo la speranza che cammina esperienze su acqua rifiuti e le realtá del rione Sanitá Parteciperá Alex Zanotelli in tale occasione il coordinamelnto campano lancerà la campagna europea ICE.

martedì 18 settembre 2012


Comunicato stampa 6/9/12. APPELLO FSU

Difendiamo i beni comuni per il futuro delle città e dei territori
Napoli, Italia, 6 settembre 2012
Oltre 250 organizzazioni e reti locali, nazionali ed internazionali degli abitanti, per il diritto ad abitare, impegnate nella lotta per la vivibilità delle città e dei territori, hanno arricchito con 42 iniziative il II Forum Sociale Urbano (FSU) (Napoli, Italia, 3-7 settembre 2012), totalmente indipendente, autogestito e autofinanziato, alternativo al VI World Urban Forum (WUF) di ONU-Habitat, assumendo la responsabilità di un impegno collettivo in difesa del diritto alla città e ai territori dei beni comuni.
Denunciamo con forza:
  • il fallimento delle politiche neoliberiste, fondamento di città violatrici dei diritti umani legalmente riconosciuti, accaparratrici rapaci dei territori, delle risorse naturali e dei beni comuni, produttrici di una crisi sistemica, ambientale, alimentare e urbana che conta oltre 1,200 milioni di persone nel mondo escluse da una casa e da un ambiente dignitoso e sicuro, crisi che sta peggiorando drammaticamente con gli oltre 60 milioni di persone sotto sgombero;
  • l’attacco al diritto al futuro degli abitanti, di tutti gli esseri viventi e dell’ecosistema, portato dalla globalizzazione finanziaria che vuole cancellare la democrazia per mettere le mani sui beni comuni naturali e sociali, eredità inalienabili della terra e degli abitanti, trasformando la città in mercanzia;
  • il ruolo di ONU-Habitat che, con il Manifesto per la città, vuole assumere la leadership della pianificazione urbanistica a-democratica e sviluppista, proponendo partnership che subordinano gli stati e le autorità locali al business privato, consegnando le chiavi delle città e dei territori a chi li vuole usare per speculare, con la falsa promessa di offrire risorse finanziarie necessarie per uscire dalla crisi del debito;
  • lo sperpero di danaro pubblico per il WUF di Napoli, che segna inoltre una ulteriore retrocessione rispetto all’Agenda Habitat e al WUF di Rio del 2010, con l’esclusione dall’agenda ufficiale di temi scottanti come gli sfratti, il diritto alla città basato sulla funzione sociale della proprietà e del territorio e sul principio della gestione democratica;
  • la stigmatizzazione delle vittime della crisi, gli indebitati con i mutui e gli affitti che, precari o senza lavoro, perdono anche la casa, dei migranti, dei rom, dei poveri;
  • la criminalizzazione dei senza casa, di chi lotta per il diritto alla casa, alla terra e per i beni comuni, chiedendo l’immediata liberazione dei due attivisti Tim Sak Mony (Borei Keila) e Yorm Bopha (Boeung Kake) imprigionati a Phon Penh questa settima.
Vogliamo contribuire solidalmente  alla rifondazione di città belle e abitabili e di territori aperti a tutti gli abitanti, disegnati sulla base del “buen vivir” e della Carta Mondiale del Diritto alla città.
Confermiamo il nostro impegno  per la democrazia partecipativa e diretta, la difesa e la gestione partecipativa dei beni comuni, il riequilibrio del rapporto città-campagna, la funzione sociale della proprietà e la sovranità alimentare, rivendicando responsabilmente il diritto alla resistenza per la loro difesa.
Rivendichiamo  politiche abitative, urbanistiche e sociali fondate su di un patto sociale urbano alternativo ai paradigmi neoliberisti, cioé sui diritti umani individuali e collettivi e il diritto degli abitanti di essere creatori di comunità rispettose delle diversità, condizione essenziale per un futuro in armonia con la natura, non clienti-utenti dei territori.
Rivendichiamo  il recupero delle risorse necessarie per implementare queste politiche nell’uso sociale e anti-speculativo del demanio pubblico, nell’appoggio dell’autogestione e del saper fare degli abitanti, nella tassazione progressiva dei mercati immobiliari, in particolare degli immobili vacanti, nella liberazione dal giogo del debito sovrano.
Proponiamo  una politica contro la mercantilizzazione della città, per il diritto dei suoi abitanti alla participazione nella sua produzione sociale, e per l’equa redistribuzione delle ricchezze.
Lottiamo per  la gestione democratica della città, la participacione diretta dei suoi abitanti nella elaborazione, implementazione e controllodelle politiche  e del bilancio pubbico.
Sollecitiamo  che i progetti che hanno un impatto negativo sulla vita degli abitanti siano preceduti da studi di impatto sociale e ambientale obbligatori e vincolanti basati sulla participazione.
Assumiamo come nostre  le lotte e la resistenza per il diritto alla casa e alla città delle organizzazioni di abitanti di Napoli, in particolare contro gli sfratti degli inquilini e ipotecati, contro gli sgomberi dei Rom, per la demolizione delle Vele e il recupero sociale e urbanistico del quartiere Scampia, per la ripubblicizzazione del servizio idrico e dei servizi pubblici locali, richiesto da 27 milioni di Si al referendum del 2011, per la gestione pubblica e contro l’affidamento alla Romeo delle case popolari, per la difesa della spiaggia per tutti, contributi essenziali per la liberare la città dalla camorra e dalla corruzione.
Appoggiamo con forza le lotte  per il diritto alla casa, alla città  e ai territori dei beni  comuni in Italia e in tutto il mondo, lanciando un appello alla mobilitazione solidale e alla convergenza delle organizzazioni e reti di abitanti e per il diritto ad abitare e alla cittá a livello locale e internazionale, invitando le autorità locali e altre entità che condividono i principi del FSU ad impegnarsi su questi temi, proponendo  un’agenda aperta:
  • Giornate Mondiali sfratti zero – per il diritto all’habitat (ottobre)
  • Raccolta di 1 milione di firme (Iniziativa dei Cittadini Europei) per la gestione pubblica dell’acqua
  • Foro Sociale Africa (Kinshasa, 17-20 gennaio 2013)
  • Assemblea Mondiale degli Abitanti (FSM Tunisi, 23-28 marzo 2103)

domenica 2 settembre 2012


Appello al Forum Sociale Urbano

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni

Napoli, 3-7 settembre 2012

Invitiamo le organizzazioni e reti locali, nazionali ed internazionali degli abitanti,per il diritto ad abitare, impegnati nella vivibilità delle città, singoli cittadini, a partecipareal II Forum Sociale Urbano (FSU) (Napoli, Italia, 3-7 settembre 2012)alternativo al VIForo Mondiale Urbano (FMU) di ONU-Habitat.

Lanciamo questo appello, fondato sulla condivisione dei principi inclusivi del Foro Sociale Mondiale (FSM), convinti della necessità di sviluppare a livello locale, nazionale ed internazionale le convergenze sperimentate positivamente a partire dalla Assemblea Mondiale degli Abitanti (Cittá del Messico, 2000), continuate nel I FSM (Porto Alegre, 2001) e nei seguenti, nel I FSU (Rio de Janiero, 2010), durante l’Assemblea Mondiale degli Abitanti e Foro dei quartieri popolari (Dakar, 2011), le Giornate Mondiali per il Diritto ad Abitare (ottobre 2011) e il Summit dei Popoli (Rio de Janeiro, 2012) e da proseguire nell’Assemblea Mondiale degli Abitanti al FSM 2013.Il II FSU di Napoli si svolgerà in un territorio bellissimo e ricco di risorse, ma martoriato, ragione in più per costruire assieme questo spazio inclusivo. Napoli rappresenteràun’altra pietra miliare nel processo di consolidamento del dialogo e delle alleanze e nella definizione di una piattaforma e di un programma d’azione e di lotte comuni dei movimenti degli abitanti, di tutte le organizzazioni, reti ed istituzioni che lottano per il diritto alla casa, alla terra, ai beni comuni e alla città. Diritti che possono essere tutelatisolo difendendoli dagli attacchi della crisi causata dalla globalizzazione neoliberista e costruendo territori più giusti, democratici e sostenibili.Vogliamo contribuire solidalmente alla rifondazione di città belle e vivibili per tuttigli abitanti, disegnate sulla base della Carta Mondiale del Diritto alla città – cioé sui diritti umani e ambientali collettivi – e sulla responsabilità degli abitanti di essereprotagonisti di comunità inclusive: condizione essenziale per un futuro sostenibile.Vogliamo vivere bene in città ribelli, che hanno il diritto di opporsi al modello alla base della crisi fondata sulla supremazia dei paradigmi neoliberisti che vogliono imporre le ricette produttrici di debiti sociali, economici ed ambientali infiniti: privatizzazione dei beni comuni, mercificazione dei territori, abbandono delle politiche abitative ed urbanistiche pubbliche e sociali.Vogliamo contrastare assieme l’attacco alla dignità degli abitanti e alla sovranità democratica nei territori da parte di politiche di svilimento dei diritti di cittadinanza, di svuotamento della partecipazione popolare, di criminalizzazione dei movimenti di lotta sociali, di delega alla criminalità delle mafie nella gestione di molti territori locali in crisi, favorite peraltro dal dilagare della speculazione e corruzione sistemica a livello globale.Perciò vogliamo valorizzare le esperienze di lotta e di alternativa di cui sono protagonisti i movimenti locali  e le reti internazionali in tutto il mondo (difesa degli sfratti,occupazione di immobili vuoti, cooperative di abitazione e di autorecupero, contrastoall’accaparramento delle terre e alla speculazione fondiaria, e molto altro) che dimostrano l’urgenza e la maturità della rivendicazione del diritto alla casa, alla terra, alla città eai beni comuni, da difendere e sviluppare, sulle cui fondamenta costruire adesso le città del futuro.

Assieme, al II FSU di Napoli e oltre, la voce,le proposte e le lotte degli abitanti globali e locali sono più forti!

Il Comitato promotore FUS 2012

http://forumsocialeurbanonapoli.org

martedì 24 luglio 2012


       

COMUNICATO STAMPA
Grande vittoria dei movimenti, la Corte Costituzionale fa saltare le privatizzazioni di acqua e servizi pubblici locali

Oggi, 20 Luglio, la Corte Costituzionale restituisce la voce ai cittadini italiani e la democrazia al nostro Paese.
Lo fa dichiarando incostituzionale, quindi inammissibile, l'articolo 4 del decreto legge 138 del 13 Agosto 2011, con il quale, il Governo Berlusconi, calpestava il risultato referendario e rintroduceva la privatizzazione dei servizi pubblici locali. Questa sentenza blocca anche tutte le modificazioni successive, compresa quelle del Governo Monti.

La sentenza esplicita chiaramente il vincolo referendario infranto con l'articolo 4 e dichiara che la legge approvata dal Governo Berlusconi violava l'articolo 75 della Costituzione. Viene confermato quello che sostenemmo un anno fa, cioè come quel provvedimento reintroducesse  la privatizzazione dei servizi pubblici e calpestasse la volontà dei cittadini.

La sentenza ribadisce con forza la volontà popolare espressa il 12 e 13 giugno 2011 e rappresenta un monito al Governo Monti e a tutti i poteri forti che speculano sui beni comuni. Dopo la straordinaria vittoria referendaria costruita dal basso, oggi è chiarito una volta per tutte che deve deve essere rispettato quello che hanno scelto 27 milioni di italiani: l'acqua e i servizi pubblici devono essere pubblici.

Si scrive acqua, si legge democrazia! 
   

mercoledì 30 maggio 2012


Roma, sabato 2 Giugno 2012
Ore 15.00 P.zza della Repubblica
LA REPUBBLICA SIAMO NOI
Manifestazione nazionale
Per l'attuazione del risultato referendario, per la riappropriazione sociale e la tutela dell'acqua e dei beni comuni, per la pace, i diritti e la democrazia, per un'alternativa alle politiche d'austerità del Governo e dell'Europa
Ad un anno dalla straordinaria vittoria referendaria, costruita da una partecipazione sociale senza precedenti, il Governo Monti e i poteri forti si ostinano a non riconoscerne i risultati e preparano nuove normative per consegnare definitivamente la gestione dell’acqua agli interessi dei privati, in particolare costruendo un nuovo sistema tariffario che continua a garantire i profitti ai gestori.
Non solo. Da una parte BCE, poteri forti finanziari e Governo utilizzano la crisi economico-finanziaria per rendere definitive le politiche liberiste di privatizzazione dei beni comuni e dei servizi pubblici, di smantellamento dei diritti del lavoro, del welfare e dell'istruzione, di precarizzazione dell’intera vita delle persone. Dall'altra le politiche d'austerità ridimensionano il ruolo dell'intervento pubblico per poi alimentare l'idea che la crescita sia possibile solo attraverso investimenti privati, che in realtà si appropriano dei servizi e devastano il territorio.
E' in atto il tentativo di imporre definitivamente il dominio delle "esigenze dei mercati" sulla democrazia, ovvero il diritto di tutte e di tutti a decidere collettivamente sul proprio presente e futuro.
Il 2 giugno è da sempre la festa della Repubblica, ovvero della res publica, di ciò che a tutte e tutti appartiene. Una festa ormai da anni espropriata alle donne e agli uomini di questo Paese e trasformata in parata militare, come se quella fosse l’unica funzione rimasta ad un “pubblico”, che si vuole progressivamente consegnare agli interessi dei grandi gruppi bancari e dei mercati finanziari.
Ma la Repubblica siamo noi.
Le donne e gli uomini che nella propria quotidianità ed in ogni territorio lottano per la riappropriazione sociale e la tutela dell’acqua e dei beni comuni, per un welfare universale e servizi pubblici di qualità, per la dignità del lavoro e la fine della precarietà, per il diritto alla salute e all’abitare, per l’istruzione, la formazione e la conoscenza, per la trasformazione ecologica della produzione, a partire dal Forum Alternativo dei Popoli di Rio+20, per politiche di pace e cooperazione.
Le donne e gli uomini che, come nel resto d'Europa, pensano che i beni comuni siano fondamento di un nuovo modello produttivo e sociale.
Le donne e gli uomini che dentro la propria esperienza individuale e collettiva rivendicano una nuova democrazia partecipativa, dentro la quale tutte e tutti possano contribuire direttamente a costruire un diverso futuro per la presente e le future generazioni.
Crediamo sia giunto il momento in cui siano queste donne e questi uomini a riempire la piazza del 2 giugno.

Con l’allegria e la determinazione di chi vuole invertire la rotta.
Con la consapevolezza di chi sa che il futuro è solo nelle nostre mani.





lunedì 21 maggio 2012

GIU' LE MANI DALL'ACQUA,SI' ALLA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA!
Il Comitato Acqua Pubblica Napoli è venuto a conoscenza che l'Arin SpA, a breve, dovrebbe cedere il posto all'Azienda Speciale ABC Napoli. Si attende quindi che al più presto l'Amministrazione Comunale di Napoli faccia il passaggio dal notaio per ratificare la delibera prodotta dal CdA dell'Arin Spa lo scorso 19 aprile, in cui tale passaggio è stato definito. Si dia, subito dopo, il via alla ripubblicizzazione del servizio idrico in ATO2 Campania (136 Comuni), e alla partecipazione dei cittadini coinvolgendoli, ma sul serio, nei percorsi decisionali.
Il Comitato Acqua Pubblica Napoli invita tutti gli attivisti  che si sono sempre impegnati per la gestione pubblica dell'Acqua affinchè si uniscano alla
FIACCOLATA/PRESIDIO del 21 maggio 2012ore 20,00 in piazza Municipio davanti al Comune di Napoli.
ORMAI E’ TEMPO DI AGIRE !!! si attui al più presto quanto promesso, nel rispetto dei risultati referendari, ORMAI DA UN ANNO IN ATTESA DI ESSERE ATTUATI, il Comune dia un esempio di coerenza, che parta da Napoli, così che il Comune faccia da apripista ad altri Comuni intenzionati a ripubblicizzare la loro acqua.NOI CI SAREMO!!!
Napoli, 17 maggio 2012
Comitato Acqua Pubblica Napoli